La prevenzione del bullismo dovrebbe iniziare almeno dalla scuola primaria e consolidarsi nei primi anni di scuola secondaria.
Fin dalla prima infanzia si possono infatti cogliere chiari segnali di disagio e indicatori della tendenza a strutturare ruoli connotati, sia sul versante della prepotenza che del vittimismo.
Nella nostra esperienza i fattori che si sono dimostrati cruciali per un buon esito degli interventi preventivi sono:
- l'integrazione delle competenze didattiche ed educative con quelle psicologiche e cliniche (insegnanti e psicologi operano insieme),
- l'attivazione di percorsi strutturati e continuativi,
- il coinvolgimento attivo di tutto il gruppo classe,
- la gestione della rabbia e dei sentimenti di ostilità,
- la non negazione dei problemi da parte dei genitori degli alunni maggiormente coinvolti nel bullismo e la loro sincera disponibilità a collaborare.