Ridurre il bullismo: responsabilità da condividere
Oliviero FACCHINETTI - www.bullismo.it - www.facchinetti.netIn questo periodo di grande attenzione mediatica al fenomeno del bullismo, conviene forse tenere presente che:
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quando si parla di bullismo si fa riferimento alla dimensione sociale e relazionale di una serie di comportamenti di prepotenza e di prevaricazione
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riconoscere ad un insieme di comportamenti le caratteristiche del bullismo non significa escludere la possibilità di considerare e valutare gli stessi comportamenti anche da altre prospettive, come ad esempio quella del diritto
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sarebbe opportuno valutare i comportamenti di prevaricazione non solamente in base alla percezione o all'intenzionalità di chi li agisce, ma anche, o soprattutto, considerando le conseguenze per chi li subisce
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il bullismo è un fenomeno complesso che andrebbe affrontato cercando di evitare atteggiamenti semplicistici (pur se emotivamente suggestivi), quali ad esempio l'estremo "giustificazionismo" nei confronti di chi agisce prepotenze ("era una ragazzata", "volevano scherzare", "non pensavano che....", ecc.) o l'enfasi vittimistica e drammatizzante in cui si tende a negare la pur minima corresponsabilità di chi subisce o del contesto socio relazionale in cui il bullismo cresce e si manifesta
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anche se i singoli episodi di prepotenza coinvolgono pochi bambini o ragazzi, il bullismo è sostanzialmente un fenomeno sociale che coinvolge il gruppo dei pari e la comunità di appartenenza dei soggetti coinvolti, pertanto la sua riduzione passa anche attraverso il rafforzamento della cultura della legalità e della responsabilità, individuale e collettiva.
14.12.2006